Comune di Caserta

La letteratura è ormai unanime nel sottolineare l’importanza di alcuni fattori nel ridurre il grado di vulnerabilità sociale di un territorio  – in primis la struttura per età della popolazione e le dinamiche demografiche, il capitale umano, la partecipazione al mercato del lavoro, le attività produttive, la presenza di servizi, l’attrattività del territorio e la capacità reddituale –  rispetto ai quali i “fondamentali” del Comune di Caserta presentano alcune criticità, tra cui una diminuzione delle nascite e una riduzione della popolazione giovanile, oltre che una quota ancora rilevante di giovani casalinghe; ma anche dei segnali positivi tra cui una quota elevata di residenti donne tra i 25 e i 49 anni con almeno un titolo di laurea, un reddito medio più elevato della media nazionale ed indici elevati di intensità e caratteristiche della domanda e dell’offerta turistica e delle attività economiche connesse al turismo, in un quadro congiunturale che vede il rilancio degli investimenti pubblici. Si cita in particolare l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che prevede in Campania vari investimenti da destinare al miglioramento della qualità dei servizi erogati in particolare nel campo dell’istruzione e della sanità e ad altri interventi che prevedono, inter alia, la garanzia di livelli essenziali di prestazioni sociali su tutto il territorio regionale. I benefici di tali misure dipenderanno anche dalla capacità di progettazione e dalla velocità di realizzazione degli interventi da parte dell’ente territoriale, tenuta conto la possibilità di conciliare un’offerta adeguata di servizi da parte degli enti territoriali campani ivi compreso il comune di Caserta con il mantenimento degli equilibri di bilancio.

La popolazione residente nel Comune di Caserta si attesta, nel 2022, ad un livello leggermente superiore alle 73.000 unità, un aumento rispetto alla popolazione residente nel 1982, seppur il picco sia stato nel 2012 seguito poi da un lieve ma costante calo (Figura 1).

Figura 1 Popolazione residente al 1° gennaio nel Comune di Caserta, 1982-2022. Fonte: Nostra elaborazione da dati demo.istat.it

La Figura 2 approfondisce questa dinamica confrontando i dati relativi al Comune di Caserta con l’intero territorio della Provincia di Caserta e, più in generale, con la Regione Campania. Il grafico mostra la variazione in termini percentuali sulla popolazione residente del saldo demografico totale[1] degli ultimi quattro decenni. Da questa analisi emerge che:
  • la popolazione nel Comune di Caserta è complessivamente aumentata del 9% negli ultimi quarant’anni. Il Comune presenta un incremento complessivo dei residenti maggiore rispetto alla regione Campania (2%); la Provincia ha invece avuto un aumento di popolazione del 19% nei quarant’anni analizzati.
  • il calo demografico nell’intervallo 2002-2012 interessa il Comune di Caserta in cui si registra un calo di quasi il 6%, ma anche la Regione Campania con una riduzione del 4% della popolazione residente e seppure in maniera più lieve la Provincia.

Figura 2 Saldo demografico totale in percentuale sulla popolazione residente di inizio periodo, analisi decennale, confronto con la provincia di Caserta e la Regione Campania. Fonte: Nostra elaborazione da dati demo.istat.it

Disaggregando il saldo demografico totale nelle sue componenti, e cioè nel saldo naturale e nel saldo migratorio, notiamo ulteriori elementi di interesse. Nell’ultimo decennio, nel Comune di Caserta, il numero dei morti ha superato per un periodo prolungato di tempo il numero dei nati vivi e il saldo naturale ha subito un andamento in larga parte negativo. Il saldo migratorio nel Comune, cioè la differenza tra chi si iscrive all’anagrafe del comune e chi viene cancellato perché ha spostato la residenza in un altro comune o all’estero, risulta non avere una chiara dinamica, seppure si riscontra un calo del volume complessivo dei cambi di residenza in entrata e in uscita e dopo un periodo caratterizzato da saldi positivi nei primi anni 2000, si assiste, in particolare verso il 2012 in poi, ad un saldo tendenzialmente negativo che concorre alla diminuzione complessiva della popolazione residente in questi ultimi anni.

Figura 3 Saldo Naturale e saldo migratorio totale Comune di Caserta (1992-2022). Nostra elaborazione da dati demo.istat

La lieve riduzione della popolazione nel Comune, in particolare degli ultimi dieci anni, sembra essere il frutto di due diverse tendenze: 1) una relativa al saldo naturale con la riduzione delle nascite e l’aumento della mortalità per anno, fenomeno che, come vedremo nel dettaglio, in seguito, è influenzato anche da un profondo mutamento della struttura demografica della popolazione residente, 2) una relativa al saldo migratorio che risulta, negli ultimi anni, tendenzialmente negativo.

Figura 4 Popolazione residente per fasce d’età, comune di Caserta (1982-2022). * var. decennale. Fonte: Nostra elaborazione da dati demo.istat.it

Negli ultimi 40 anni la composizione demografica risulta profondamente mutata. In linea con un andamento nazionale rispetto al quale si riscontrano rare eccezioni, la popolazione del Comune di Caserta ha subito negli ultimi decenni un trend di invecchiamento strutturale. Nel 2022 il 24% della popolazione residente risulta avere dai 50 ai 64 anni; nel 1982 questa fascia di popolazione valeva appena il 16%. L’età media è passata da 33 anni a 46, la popolazione tra i 65 e gli 80 è aumentata quasi del 130%; quella ultraottantenne è sestuplicata Al contrario, la popolazione avente meno di 15 anni è diminuita di quasi il 50%, mentre quella dai 15-24 ha avuto una variazione negativa di oltre il 30%. Concludiamo l’analisi demografica con alcuni indicatori di sintesi[2]:
  • l’Indice di vecchiaia rappresenta il rapporto tra il numero di persone con almeno 65 anni e i residenti fino a 14 anni. Nel 1982 per ogni cento ragazzi fino ai 14 anni risiedevano appena 38 ultrasessantacinquenni, nel 2022 questi sono 201;
  • l’Indice di ricambio della popolazione attiva rappresenta il rapporto percentuale tra la fascia di popolazione che sta per andare in pensione (60-64 anni) e quella che sta per entrare nel mondo del lavoro (15-19 anni). La popolazione attiva è tanto più giovane quanto più l’indicatore è minore di 100. Nel caso di Caserta l’indice nel 2022 è pari a 141 e significa che la popolazione in età lavorativa è molto anziana, rispetto al 1982 dove questo indice era pari a 40;
  • l’indice di natalità rappresenta il numero medio di nascite in un anno ogni mille abitanti. Dal 1982 nel Comune di Caserta l’indice di natalità si è ridotto di oltre il 50%;
  • l’indice di mortalità rappresenta il numero medio di decessi in un anno ogni mille abitanti. Dal 1982 nel Comune di Caserta l’indice di mortalità è aumentato del 31%.

Figura 5 Principali indici demografici Comune di Caserta, 1982-2022. Fonte: Nostra elaborazione da dati demo.istat.it

 
[1] Il saldo demografico è la variazione della popolazione nel tempo ed è la somma del saldo naturale (differenza tra nati e morti) e il saldo migratorio (differenza tra il numero di persone che vanno a risiedere in un altro territorio e il numero di persone che vengono a risiedere nel territorio).
[2] Su questi indicatori non si riscontrano significative differenze tra il Comune di Caserta, la relativa provincia e la regione Campania, territori che presentano dei valori simili.
Secondo i dati sul grado di istruzione della popolazione residente tra i 25 e i 49 anni del Censimento permanente curato da Istat e relativi all’anno 2020, la quota di popolazione del Comune di Caserta con un grado di istruzione pari o inferiore alla licenza media inferiore è pari al 21%, dato inferiore rispetto ai valori nazionali (27%), a quelli provinciali (35%), e regionali (34%), ed è maggiore nella popolazione maschile (23%) rispetto a quella femminile (19%). Oltre il 32% della popolazione femminile di Caserta, tra i 25 e i 49 anni, risulta avere almeno una laurea; una quota maggiore rispetto alla medesima popolazione maschile (25%). Percentuali superiori rispetto ai dati della relativa provincia e regione nonché del dato medio nazionale. Inoltre maggiore rispetto ai maschi, seppur con una minima differenza, è anche la quota di donne che possiedono un titolo di diploma tecnico superiore ITS o titolo equivalente.

Figura 6 Grado di istruzione popolazione residente 25-49 anni, confronti territoriali, 2020. Fonte: Fonte: Nostra elaborazione da dati del Censimento permanente, Istat

I dati presentati in tabella (Fig.7) rappresentano una fotografia puntuale della condizione occupazionale della popolazione residente nel Comune di Caserta. I dati si riferiscono al 2020, ultimo dato disponibile, e quindi rappresentano la situazione occupazionale precedente allo scoppio della pandemia da Covid-19. La disaggregazione per classi di età ci permette in ogni caso di evidenziare le trasformazioni in atto relative alla condizione occupazionale femminile e maschile tra diverse generazioni. Da un punto vista generale si osserva che i tassi relativi a tutta la popolazione (ultima riga della tabella) fanno sintesi di situazioni molto eterogenee con riguardo alla condizione occupazionale. Molto rilevante il differenziale tra la quota di forza lavoro femminile e quella maschile che risulta maggiore se si considera la popolazione 50-64 anni (25%) rispetto alla popolazione 25-49 anni (20%). Anche la quota di casalinghe, che complessivamente risultano essere quasi un quarto della popolazione femminile, risulta inferiore se consideriamo la popolazione femminile 25-49 anni (24%) rispetto alla fascia 50-64 (33%). È interessante notare che le differenze di genere relative alla popolazione in cerca di lavoro tra 25 e i 49 anni è molto ridotta, se confrontato con il differenziale presente invece tra le quote di occupati. Una quota crescente di donne, pertanto, si dichiara in cerca di lavoro ma fatica a trovare nel mercato offerte congrue.

Figura 7 Distribuzione per classi di età e sesso della condizione occupazionale, residenti 15-64 anni Comune di Caserta, 2020. Totali per riga. Nostra elaborazione da dati del Censimento permanente, istat

Rapportati ai livelli medi nazionali, i tassi di occupazione del comune di Caserta, nella popolazione tra i 15 e i 64 anni, sono maggiori rispetto a quelli della relativa Provincia (45,5%) e Regione (46%), seppure la percentuale sia ancora inferiore rispetto alla media nazionale (59%).

Figura 8 Condizione professionale popolazione residente 15-64 anni, confronti territoriali, 2020. Nostra elaborazione da dati del Censimento permanente, istat

Il Comune Caserta si caratterizza per una forte presenza di aziende del commercio, attività professionali e sanità e assistenza sociale; seguono poi quelle relative ai servizi di alloggio e ristorazione. Nel periodo tra il 2015 e il 2020 il numero delle imprese è aumentato del 7,5% e gli addetti del 13,3%.

Figura 9 Quota di addetti per settore economico (Classificazione ATECO), confronti territoriali, 2021. Non si considera il settore primario e la Pubblica Amministrazione. Fonte: Nostra elaborazione da ASIA – UL Istat

Il settore del commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli ricopre il quasi 24% delle imprese presenti sul territorio seppur, dal 2015 al 2020, vi sia stato un calo del numero di imprese del 4%.

Le imprese operanti nelle attività professionali rappresentano il 22% del totale e sono aumentate significativamente dal 2015 al 2020 sia per numero delle imprese (11%), sia per numero di addetti medi (17%). Un forte aumento del numero delle imprese e degli addetti emerge inoltre nel settore della sanità e assistenza sociale (rispettivamente 21 e 38%). I Servizi di alloggio e ristorazione che comprendono quasi l’8% del totale delle aziende presenti sul territorio sono aumentate di poco meno del 5% e gli addetti del 16%.

Dati demografici e sulla popolazione

Statistiche demografiche – Istat, demo.istat.it

Capitale Umano

Censimento Permanente – Istat, dati-censimentipermanenti.istat.it/

Occupazione e attività economica

Censimento Permanente Istat, daticensimentipermanenti.istat.it/

Registro statistico delle unità locali, dati.istat.it/